Una famiglia, campagna di lancio per il film in concorso a Venezia 74.
È il secondo lungometraggio di Sebastiano Riso, dopo l’affascinante “Più buio di mezzanotte” del 2014. E anche questo è un film che fa emozionare e riflettere, per l’interpretazione degli attori e per il soggetto destinato sicuramente a far discutere: la storia di una coppia che genera figli su ordinazione, figli che sono destinati a diventare figli di altri per soddisfare un mercato illegale che si alimenta del vuoto legislativo che in Italia ancora c’è sul tema delle adozioni.