Tra gli usi di questo panetto buono nessuno dice che di nascosto tutti noi l’abbiamo assaggiata. Appena acquistata quando ancora era pannosa, pura, irresistibile nella sua forma di piccolo quadrato morbido. Piccoli morsi nascosti…
Questo strumento così modellabile e dalla vita assolutamente effimera… si è nascosto spesso nel fondo degli astucci assorbendo l’inassorbibile: scarti di mine, collarini di legno dei pastelli, polvere di grafite, scarti di elastici diventando una specie di ammasso cosmico non identificato.
Purtroppo non ho mai capito bene come usarla, ma è stato un oggetto di cui ogni anno non potevo fare a meno, una consistenza eccezionale, una promessa di nuovo.
Si usa dicevano… tamponando non strofinando, sottraendo grafite, soprattutto con le mine grasse e morbide come la B o la B2 – che a me fondamentalmente rimanevano sul dorso laterale della mano in una sorta di blur estemporaneo – e così mi trovavo a tamponare le impronte della mano sui fogli piuttosto che i chiaroscuri.
Ma ogni anno con la gommapane nuova speravo di trasformarmi e diventare un pò più precisa. Diciamo “Fammi vedere la gommapane che hai e ti dirò chi sei…“
Oggetto da Vero Artista – nelle mani giuste – ma anche uno dei primi anti-stress: l’abbiamo usata per fare di tutto, modellini e animaletti, palline da tirarsi addosso, sculture estemporanee, l’abbiamo massacrata tra le mani di nascosto durante gli esami, e pestata per sbaglio quando era dappertutto ma nonsisadove, l’abbiamo trasformata in tonalità al di fuori dello spettro nel solito color-tutto.
Sommandola infine al color-tutto dell’anno precedente. In un glom crescente… storia di noi.
Vi ho promesso di non dimenticare.
Vi ho portati in salvo nella memoria.
Voglio tenere tutto stretto, fin dal principio, i dettagli, il caso, il fluire degli eventi. Prima che la distanza offuschi lo sguardo che si volge indietro…
Luther Blisset, Q
1 commento su “La silenziosa estinzione degli oggetti. La Gommapane”
Grazie molte dell’articolo. è geniale… Buon lavoro !